- raggiungere un buon allineamento dei denti,
- ottenere una efficiente funzione masticatoria,
- raggiungere una buona estetica del sorriso,
- ottenere e/o migliorare la salute dei denti e del parodonto,
- mantenere nel tempo i risultati ottenuti.
Come funziona?
L’ortognatodonzia è una scienza che si avvale di cure e strumenti medici che vengono decisi in base alla condizione clinica del paziente, a seconda della gravità. Esistono apparecchi fissi e mobili, visibilie invisibili, a trazione extra-orale, espansori del palato e una serie di dispositivi per ogni tipo d’intervento.
Nei casi di malocclusione si procede con l’ esame obiettivo, di diagnostica per immagini, quali la TAC, la teleradiografia latero-laterale, rx del cranio e l’ ortopanoramica.
L’anamnesi comprende anche la raccolta d’informazioni sulle abitudini del soggetto e si differenzia in base all’età: le cure si diversificano da un soggetto giovane a uno adulto.
L’adulto infatti presenta, nella maggior parte dei casi, una situazione consolidata di disarmonia dell’apparato stomatognatico che spesso viene evidenziati come “difetti del sorriso”, quindi nell’ottica di un ripristino della gradevolezza estetica del soggetto.
Per correggere tali difetti bisogna preventivamente procedere al calco della dentatura, in modo da definire il tipo di apparecchio ortodontico da applicare.
Nel caso di difetti scheletrici congeniti, soprattutto dell’osso mascellare, si rende necessario anche un intervento di chirurgia orale che possa facilitare il lavoro dell’ortognatodontologo. Si applicano apparecchi ortodontici e, in loco di quelli tradizionali in metallo che provocano disagio psicologico, si preferiscono quelli invisibili come l’apparecchio linguale o il bite. Se non si può fare a meno della struttura in metallo si utilizzano gli agganci in ceramica, meno evidenti.
Il bite serve a correggere il bruxismo, cioè la tendenza a digrignare e consumare i denti, soprattutto durante il sonno.
Le stesse tecniche si usano in soggetti adolescenti, dove la disfunzione viene corretta seguendo la crescita e le modificazioni ossee
teleradiografia del cranio latero-laterale
apparecchio con tecnologia self-ligating
Le mascherine trasparenti sono realizzate in policarbonato su misura dell’arcata dentale del paziente così da adattarsi perfettamente alla sua dentatura. Il percorso terapeutico prevede l’utilizzo di più allineatori dentali, ognuno dei quali spinge gradualmente i denti nella posizione desiderata fino a raggiungere il giusto allineamento.
Per avere un risultato ottimale ogni mascherina deve essere portata almeno 22 ore al giorno per un paio di settimane.
Inizialmente è prevista la visione da parte del paziente del Clinical Check, ovvero la rappresentazione virtuale del trattamento ortodontico in 3D al computer, che mostra il movimento dei denti dalla posizione iniziale alla posizione finale con i denti allineati. Il paziente ha la possibilità di capire immediatamente quale sarà il risultato finale che potrà ottenere.